- Curarsi con le erbe
- Erbe e piante officinali
- Mondo vegetale
-
Erboristerie in Italia
Cerchi un'erboristeria?
Noi ti aiutiamo a trovarla!
Il fiore è l'organo sessuato di riproduzione della pianta ed è il principale mezzo, ma non il solo, per la trasmissione della specie. E' una gemma altamente specializzata. Il fiore può avere stami (organi maschili), e un pistillo (organo femminile), ed è quindi detto ermafrodita. A volte però può essere unisessuato, cioè con solo organo sessuale.
Il fiore è costituito da un calice, una corolla, da stami e un pistillo, ed è quindi completo. Se manca uno di questi elementi il fiore si dice che è incompleto.
Il fiore è sostenuto dal peduncolo alla cui base si trova una brattea, piccola foglia diversa dalle altre. Se manca il peduncolo il fiore è sessile. Un fiore è regolare quando ha la simmetria raggiate e irregolare quando essa è bilaterale.
I fiori possono essere solitari o raggruppati in diverse forme di infiorescenze.
Il fiore completo è cosi formato:
Il perianzio: costituito dal calice (formato da uno o più sepali) e dalla corolla (insieme di petali). Dall'androceo: insieme degli stami e dal pistillo o gineceo: composto dallo stimma, dallo stilo e dall'ovario.
Il fiore, osservato da dietro, mostra il perianzio, costituito dal calice, formato di sepali, e dalla corolla, costituita dai petali, inoltre presenta il peduncolo, parte del fusto che gli serve da sostegno.
Si dice fiore regolare quando le parti di cui è composto sono simmetriche e concentriche.
Si parla di fiore irregolare quando ha una simmetria bilaterale rispetto a un piano, con una parte destra e una sinistra per esempio la viola del pensiero e la beccabunga.
Guardando in dettaglio il fiore frontalmente è evidente la simmetria bilaterale.
Nel fiore irregolare a corolla bilabiata i due petali formano il labbro superiore e tre quello inferiore come ad esempio l'ortica bianca.
Il calice è l'involucro più esterno del fiore, formato da uno o più sepali solitamente verdi, se dello stesso colore dei petali sono detti sepali petalodi.
Calice dialisepalo: con sepali indipendenti l'uno dall'altro. Un'esempio è il Centocchio.
Calice gamosepalo: con sepali saldati in parte della loro lunghezza, formando così un piccolo imbuto dentellato, ad esempio la saponaria.
Calice con un sepalo a forma di elmo, ad esempio l'aconito napello.
La corolla è l'involucro più interno del fiore ed è formata dai petali. La sua importantissima funzione è quella di attirare gli insetti per favorire la fecondazione del fiore. Per questo motivo i petali sono colorati, profumati e alla base hanno il nettare zuccherino. A volte il nettare si può formare anche sulle foglie e sui piccioli.
Corolla dialipetala: ha i petali liberi, ad esempio la tormentilla e la cariofillata.
Corolla gamopetala: ha i petali saldati tra loro per tutta la lunghezza e formano una corolla a imbuto, ad esempio il convolvolo e il mughetto.
Corolla con petali a forma di sperone: ad esempio l'aquilegia e la viola mammola.
L'androceo e il gineceo sono gli organi riproduttivi maschili e femminili del fiore.
Nella sezione di un fiore di prugnolo si notano i sepali, i petali, gli stami e il pistillo. Gli stami dell'androceo sono composti da un filamento e dall'antera. Al centro vi è il pistillo, o gineceo, formato dall'ovario, parte arrotondata che racchiude gli ovuli, dallo stilo e dallo stimma. Questo androceo e questa corolla sono perígini, in quanto gli stami e i petali sono inseriti attorno all'ovario sopra il calice.
Se il calice e l'ovario sono uniti, l'ovario è detto infero, e tutto il rimanente è epígino.
L'androceo e la corolla sono ipògini quando gli stami e i petali sono fissati sotto l'ovario, che allora è detto súpero.
Androceo
gli stami contengono il polline e il loro numero caratterizza spesso una famiglia o un ordine, per esempio nelle Dicotiledoni i più ricorrenti sono i numeri 2, 5 e i loro multipli, nelle Monocotiledoni invece, i più ricorrenti è il numero 3 e i suoi multipli.
Androceo monadelfo: ha stami con filamenti congiunti sia alla loro base ( ) che per tutta la loro lunghezza.
Androceo diadelfo: 9 stami su 10 sono uniti da i loro filamenti e uno resta libero. Per esempio il ginestrino.
Androceo poliadelfo: ha tutti gli stami raggruppati in diversi fascetti, come per esempio nell'iperico.
Androceo sinanterico: ha i filamenti liberi, le antere, saldate tra loro, formano un manicotto attraversato dallo stilo.
Si dice fiore ligulato quando le antere saldate sono all'interno della corolla come ad esempio il tarassaco.
Mentre prende il nome di fiore flosculo quando le antere saldate fuoriescono dalla corolla, come nel caso della margheritina.
Androceo didimo: presenta 4 stami di cui 2 piccoli e 2 grandi per esempio i fiori della familgia delle Crucifere.
L'androceo è tetradimo quando i suoi 6 stami sono 4 grandi e 2 piccoli.
Gineceo o pistillo
organo molto più complesso e mutevole dell'androceo, costituito da almeno un carpello, a sua volta formato da un ovario (loggia), uno stilo e uno stimma. Di solito il gineco comprende numerosi carpelli, liberi o congiunti tra loro.
Il pistillo puo essere composto da numerosi carpelli liberi.
A loro volta i carpelli possono essere sormontati da un lungo stilo piumoso.
Ecco per esempio alcune situazioni frequenti.
Pistillo composto da 5 carpelli liberi in alto, ma saldati tra loro alla base. Come per il caso dell'aconito napello ( ) e dell'elleboro.
Pistillo composto da 5 carpelli, in cui gli ovari sono saldati, ma i 5 stili sono liberi come per esempio nel lino.
Pistillo composto da 3 carpelli interamente saldati, come nel giglio bianco, in un ovario a 3 logge, con un solo stilo culminante con uno stimma globoso a 3 lobi molto corti. Ad esempio nel tulipano.
Pistillo il cui ovario si è allargato alla sommità, formando un disco stimmatico. È dotato di numerosi lobi disposti a raggiera. come ad esempio nel rosolaccio.