Cure e rimedi naturali con la Lattuga velenosa

Cure e rimedi naturali con la Lattuga velenosa

Proprietà naturali della Lattuga velenosa

balsamico, ipnotico, sedativo.

Parti utilizzate della Lattuga velenosa

latice, foglie.

Elementi estratti dalla pianta della Lattuga velenosa

clorofilla, sali mineral, vitamine, acidi, una sostanza amara.

Cure e rimedi con la pianta della Lattuga velenosa

Descrizione della pianta della Lattuga velenosa

Poco conosciuta allo stato spontaneo, la lattuga velenosa può raggiungere l'altezza di una persona ed emana un odore sgradevole. Ha capolini gialli, grandi foglie ovali, sessili e amplessicauli, lunghe anche più di una ventina di centimetri, dai margini dentati, talvolta roncinati. Spezzando un rametto o una foglia esce un liquido bianco, il latice, dal gusto amaro, contentente tutti i principi attivi della pianta; estratto dal fusto viene poi disseccato e prende il nome di lattucario. Già noto nell'antichità, tuttora è adoperato in numerose preparazioni, tra le quali uno sciroppo sedativo in cui è associato col luppolo. In Italia, la Lactuca scariola L., detta lattuga selvatica o scariola, è più diffusa della virosa L. e presenta uguali proprietà terapeutiche, oltre a una strana particolarità: le foglie hanno lamine orientate da ovest a est e i loro margini da nord a sud, come protezione dai raggi diretti del sole.

Attenzione!

rispettare scrupolosamente la posologia, il succo a forti dosi è tossico.

Nomi comuni della Lattuga velenosa

Cavolaccio, Lattuca spinusa

Nome scientifico della Lattuga velenosa

Lactuca virosa L.

Galleria immagini della Lattuga velenosa

Il botanico che ha classificato la Lattuga velenosa

Classificazione della Lattuga velenosa

Riconoscere la pianta della Lattuga velenosa

da 60 cm a 1,50 m. tutta la pianta contiene un latice bianco. biennale, fusto verde spesso violaceo, verticale, robusto, ramificato; foglie verde scuro, grandi, intere o a lobi sinuosi, inguainanti il fusto con 2 orecchiette, lanceolate, a margini dentati, dotate di un rango di aculei slla nervatura dorsale; fiori gialli (giugno-settembre), in piccoli capolini, raggruppati in pannocchie grandi e aperte; achenio piatto, porpora-nerastro, a coste con bordi spessi, sormontato da un becco e da un piumetto bianco; radice fusiforme. Odore sgradevole; sapore amaro.

Habitat della Lattuga velenosa

terreni aridi e sassosi, un po' ovunque in Italia, però non molto diffusa; fino a 1.000 m.

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